Lettera a Babbo Natale, perché è importante scriverla

Scrivere la lettera a Babbo Natale può sembrare un’attività per bambini piccoli ma io sono convinta che sia molto adatta anche, anzi soprattutto, ai più grandi. Provo a spiegarvi perché e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi in merito.

Mio figlio maggiore ha 10 anni, va in prima media, e all’improvviso, dalla sera alla mattina, è cambiato, non è più un bambino: è un ragazzino. E i ragazzini, lo sospettavo con timore ma adesso ne ho la certezza, non credono all’esistenza di Babbo Natale; improvvisamente pensano sia ridicolo crederci. Quindi mio figlio decenne non crede più a Babbo Natale e, cosa ancor più triste, ha svelato al fratello settenne “Sono mamma e papà che mettono i regali sotto l’albero!”

Mio marito ed io abbiamo faticato non poco per arrivare ai suoi 9 anni suonati coltivando in lui e nel fratello il fantasioso racconto di questo omone, con una lunga barba bianca e il vestito rosso, che vive in Finlandia circondato da magici elfi. Una storia fantastica che, come ogni racconto che si rispetti, ha questo simpatico personaggio come protagonista e i suoi amici elfi come aiutanti. Insieme lavorano sodo per un anno intero alla costruzione dei giocattoli e poi, meravigliosamente, Babbo Natale in una sola notte li distribuisce ai bambini di tutto il mondo, viaggiando su una slitta trainata da renne volanti. Ma, come in tutte le favole, anche in questa c’è un antagonista: è la realtà.

Sono certa che il decenne avesse già da tempo forti dubbi sulla reale possibilità che questa storia fosse vera, credo abbia voluto continuare a crederci, semplicemente perché è bello credere alle favole, almeno sino a quando si è bambini. Sino all’anno scorso, dunque, ha scritto la sua lettera a Babbo Natale insieme al fratello, l’ha messa in bella vista sull’albero, in attesa che magici postini passassero a ritirarla da casa, per poi aspettare che la notte di Natale portasse i regali desiderati. Con tanto di latte e biscotti, vicino all’albero, per rifocillare lui e le renne.

Quest’anno non posso combattere con la prepotente realtà che smaschera il protagonista, non posso competere con la sfrontata sicurezza di un ragazzino che sostiene che Babbo Natale non esiste, posso però sfidare la “realtà” e aiutare Babbo Natale ad essere ancora il protagonista di una storia bellissima.

Credere a Babbo Natale e scrivergli una lettera per me significa semplicemente dare una possibilità alla fantasia di rimanere viva dentro di noi, vuol dire avere ancora la capacità di immaginare che esista qualcosa di ben più straordinario della realtà. A tutte le età. Non importa, dunque, se l’omone vestito di rosso che viaggia in slitta esista davvero oppure no; esisterà, seppur nella nostra fantasia, se riusciamo ancora ad immaginarlo. Basta questo per avere ancora voglia di scrivergli.

Quest’anno, perciò, la lettera che io e i miei figli, più o meno ragazzini, scriveremo a Babbo Natale, sarà quella ad un amico, importante seppur immaginario; una riflessione su carta come quella al “Caro Diario”; un esercizio di consapevolezza sulla grande sfida tra l’immaginazione e la realtà.

E sono certa, che anche quest’anno, per un anno ancora in casa nostra, vincerà la fantasia…e Babbo Natale.

Bianca Caccamese

Iscriviti alla Newsletter

resta aggiornato su tutte le attività family friendly nella tua città